LA MOSTRA è PROROGATA FINO AL 6 SETTEMBRE A VENEZIA – Palazzo Ducale – APPARTAMENTO DEL DOGE
Confortata da un ampio riscontro di pubblico e critica, la straordinaria mostra che propone per la prima volta in Italia l’opera del Doganiere Henri Rousseau è stata prorogata al 6 settembre 2015. Ospitata da marzo nell’Appartamento del Doge di Palazzo Ducale a Venezia, l’esposizione “Henri Rousseau. Il candore arcaico” si avvale dei prestiti eccezionali dei Musées d’Orsay et de l’Orangerie di Parigi e di numerosi altri capolavori provenienti dalle più importanti istituzioni internazionali. Un evento senza precedenti che sta registrando una costante attenzione da parte della stampa e dei social network. Il Doganiere Rousseau, più libero che naif (“Le Douanier Rousseau, plus libre que naїf”) intitola “Le Monde” il 13 maggio; gli fa eco il 17 maggio il “Corriere della Sera – La Lettura”, che definisce “bella e misteriosa, per nulla ingenua, la natura del Doganiere Rousseau”. Ampie recensioni e articoli sono inoltre apparsi su quotidiani e periodici sia nazionali – da “La Repubblica” a “La Stampa”, da “Il Sole 24 Ore” ad “Avvenire”, da “Il Venerdì” a “Sette”, fino a “Il Giornale dell’Arte”, “Artribune” – che internazionali – “The New York Times”, “Financial Times”, “Le Quotidien de l’Art”, “The Burlington Magazine” – decretandolo come uno degli eventi più importanti dell’intera stagione espositiva 2015.
Nata da un’idea di Gabriella Belli e Guy Cogeval, commissari dell’esposizione, la mostra che la Fondazione Musei Civici di Venezia dedica al Doganiere si realizza con il patrocinio della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna ed è prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE. Suddivisa in otto sezioni tematiche, l’esposizione è il frutto di un percorso di studi iniziato più di tre anni fa e sfociato in una ricerca che ha messo nella giusta luce critica e storiografica l’opera di Rousseau, figura di riferimento per i grandi protagonisti delle avanguardie storiche, per intellettuali come Apollinaire e Jarry, per grandi collezionisti come Wilhelm Uhde e Paul Guillaume, ma anche per tanti pittori che precedettero e superarono le avventure del cubismo e del futurismo: da Cézanne a Gauguin, da Redon a Seurat, da Morandi a Carrà, da Frida Kahlo a Diego Rivera, per non dire di Kandinskij e Picasso.
Tutti artisti presenti in mostra con opere che dialogano coerentemente con quelle dipinte dal Doganiere nella sua breve ma intensa stagione creativa, tra il 1885 e il 1910, cui si affiancano lavori esemplari di antichi maestri, per indagare, con un taglio critico assolutamente nuovo, quell’ispirazione all’arcaismo che nel corso dei secoli corre parallela al classicismo e della quale l’opera di Rousseau sembra essere lo spartiacque tra Otto e Novecento.
Un articolo sulla mostra è stato pubblicato nel numero di Mete tutt’ora in distribuzione (vedere anche lo ‘sfogliabile’ sul sito www.metemag.com
ORARI: Da domenica a giovedì: 9.00 – 19.00 -Venerdì e sabato: 9.00 – 20.00
(chiusura biglietteria 1 ora prima)
BIGLIETTI: Intero: 13 € – Ridotto: 11 €
Infoline e prevendita 041 098 81 69
http://www.ticket.it/rousseau http://www.mostrarousseau.it