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30 Novembre 2016

Scoperte e massacri a Firenze: Giovanni dal Ponte e Ardengo Soffici

Di Redazione

madonna-201x300Stupori tardogotici e stroncature d’autore

GIAN LUIGI ZUCCHINI – Sono una cinquantina le opere di Giovanni dal Ponte (1385 – 1437/8) esposte a Firenze nella prestigiosa Galleria dell’Accademia. Poco conosciuto, questo pittore fiorentino si chiamava Giovanni di Marco, ma viene ricordato dal Vasari come Giovanni dal Ponte perché abitava ed aveva avuto bottega nella parrocchia di Santo Stefano al Ponte. Di tradizione trecentesca, l’artista si orientò presto verso modalità più dinamiche delle figure, collocandosi nell’ambito della pittura tardogotica, ricca di colore e di esuberante creatività. Questo atteggiamento lo portò ad un’attenzione verso le forme più innovative del linguaggio pittorico proprio del tempo. Siamo agli inizi del Quattrocento quando un vento di bellezza e di esplicita serenità umana sembra spirare tra le botteghe e gli stretti vicoli ancora medioevali dell’antica Firenze. La gentilezza delle espressioni, la delicatezza degli accostamenti cromatici, la brillantezza dei fondali dorati rivela che già anche il lavoro pittorico di Giovanni subì questo influsso: cioè quella geniale finezza del Rinascimento, che esploderà poi non tanto più tardi in tutta la sua pienezza e in tutto il suo vigore. Un’umanità amorevole e dolce, unita all’eleganza ancora per molti versi tardogotica, appare nelle sue tavole, soprattutto nelle figure di alcuni santi ma soprattutto delle Madonne, come testimonia, per tutte, la luminosa Madonna col Bambino in trono, accuratamente restaurata per la mostra.

Inoltre non si possono non segnalare ancora alcuni altri capolavori di questo artista, che nell’ultima fase della sua vita completerà il suo percorso artistico eseguendo lavori molto ampi e di solenne sacralità. Tra questi, la grandiosa pala “Madonna con Bambino, 6 Santi e una donatrice” e il trittico “Annunciazione e quattro Santi”, commissionato dalla badessa dell’Abbazia benedettina di Rosano, presso Firenze, nel 434, ed ancora lì conservato con molta cura dalle monache nella raccolta chiesa dell’Abbazia.

Molte delle opere esposte non erano in alcun modo conosciute, anche se tutte presenti in qualche chiesa o cappella. L’opportuno restauro di alcune, e l’esposizione in mostra di un cospicuo numero di lavori di questo artista ha contribuito a proporre alla visione opere, alcune delle quali veri e propri capolavori; come, ad esempio, una stupenda ‘Incoronazione della Vergine’, conservata nella stessa Galleria dell’Accademia, e riproposta ora in mostra dopo un minuzioso lavoro di restauro. Infine, è necessario segnalare il bellissimo catalogo edito da Giunti, che può essere anche opera di studio e splendido dono, per un regalo natalizio unico e inconsueto.

Non resta molto spazio per segnalare un’altra mostra fiorentina, che però sarebbe un peccato perdere. Ci si riferisce qui a quell’artista e critico d’arte, tagliente nei giudizi e massacratore di pitture alcune delle quali neppur tanto banali, che risponde al nome di Ardengo Soffici. Pittore lo fu, ed anche di buon spessore; critico acuto, si fece notare per i suoi giudizi; scrittore infine, si segnalò per il romanzo Lemmonio Boreo, un lavoro che allora fu giudicato sperimentale. Si occupò inoltre di giornalismo, fu redattore di riviste, polemista acuto, intellettuale aperto alle novità.

E, anche in questo caso, una particolare segnalazione merita il catalogo. Non prezioso come quello di Giovanni dal Ponte, ma molto ricco di informazioni e di notizie; contiene inoltre una nutrita serie di interventi critici di Soffici , per cui potrebbe essere definito, più che catalogo, antologia di scritti e opere figurative di Ardengo Soffici, toscanaccio di spirito ma di solida e raffinata cultura

GIOVANNI DAL PONTE . Protagonista dell’Umanesimo tardogotico fiorentino, Firenze, Galleria dell’Accademia, fino al 12 marzo 2017. Catalogo Giunti.

Info e prenotazioni: 055 290383   –   firenzemusei@operalaboratori.com

SCOPERTE E MASSACRI – Ardengo Soffici e le avanguardie a Firenze, Firenze, Uffizi (Galleria delle Statue e delle Pitture), fino all’8 gennaio 2017. Catalogo Giunti

Info e prenotazioni:  055 290383  –  firenzemusei@operalaboratori.com

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