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11 Ottobre 2016

Sport e Moda: il binomio vincente di Re Giorgio

Di Redazione

img_20161001_140939di Martina VACCA –

Se siete degli appassionati di moda e credete che  il vostro stile coincida con un modo di essere, se amate lo sport o vi capita di “gasarvi” per un brano musicale come “Go” di Moby, immaginandovi mentre i vostri polmoni si riempiono di aria per l’ultimo giro di una gara di atletica con un pubblico incitante sugli spalti, allora questa è senz’altro la mostra adatta a voi.

È a casa di Re Giorgio, nel museo Armani Silos di Milano che fino al 27 novembre 2016 sarà possibile visitare “Emotions of the Athletic Body”, l’esposizione curata personalmente da Giorgio Armani, che alterna celebri fotografie, a partire dal 1985  – rinvenute dall’archivio delle campagne pubblicitarie e del magazine “Emporio Armani” – a video inediti riproposti su enormi lastre di cemento sotto forma di  installazioni. 

L’ingresso alla mostra è trionfale per lo spettatore che si addentra nei corridoi della rassegna  accolto dalla  scultura di un atleta in equilibrio su un globo e calpestando, durante tutta la visita, un pavimento dello stesso materiale e dello stesso color mattone di una pista di atletica.

Dalla mostra si evince chiaramente la coniugazione dello spirito sportivo e della passione per lo sport dello stilista con l’estetica. Gli atleti, da quelli che praticano la ginnastica artistica all’atletica, dal tennis alla danza, sono l’emblema del sacrificio e della tenacia nel raggiungimento dei propri sogni e nella costruzione dei propri valori. Ma se tutto ciò viene proiettato su uno schermo o riprodotto attraverso fotogrammi a grandezza naturale, inevitabilmente il risultato è un’estetica dal carattere sontuoso.

E come lo sport si scopre che anche la moda può educare: alla personalità e al conseguimento  di uno stile proprio, alla grinta e allo stesso tempo all’eleganza nei modi e nelle movenze.

Ed un maestro di stile come Armani è il mentore perfetto di quest’abbraccio tra sport e moda: lui che nella creazione di un’identità unica, ad esempio, è stato il pioniere di un incrocio di colori, il nero e il beige, dando addirittura origine a un nuovo colore e al suo  neologismo, il “greige”.

Il sogno di un’estetica misurata e senza tempo, capace di cambiare il modo di vestire, ma anche quello di pensare, abbraccia tutti gli ambiti della vita e, in misura consistente, lo sport.

Lo stilista coglie inoltre questa occasione espositiva anche per fini benefici:   sostiene infatti  Special Olympics, l’organizzazione internazionale sportiva dedicata a persone affette da disabilità intellettive.

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