per la quattordicesima edizione di “Giovinbacco”
di Martina Vacca – Dal 21 al 23 ottobre, Ravenna ha visto aggirarsi tra le sue piazze, muniti grembiule bordeaux e calice in vetro, i devoti al Dio Bacco e i veri gourmet del vino, a caccia dei sapori più interessanti da scovare nei vini della Romagna.
L’evento “GiovinBacco, Sangiovese in Festa” la maggiore manifestazione enologica della terra del Sangiovese, è giunta dunque alla sua quattordicesima edizione, allargando sempre più la proposta enogastronomica, facendo conoscere le cantine romagnole e i percorsi enologici da esplorare.
Due le “piazze del vino”, piazza Del Popolo e piazza Garibaldi, le quali hanno accolto i banchetti dove degustare il Sangiovese, l’Albana e gli altri vini di Romagna.
Oltre ai vini delle cantine romagnole in piazza Garibaldi, è stato possibile degustare più di venti grandi vini italiani selezionati dalla Guida Slow Wine 2016, mentre in piazza Del Popolo il “Lions Club Ravenna Bisanzio” si è presentato con un banco di vendita del vino per scopi benefico-solidali.
Le due piazze principali della città hanno ospitato le cantine del territorio, da Faenza ad Imola, da Ravenna a Rimini a Forlì, ma hanno partecipato all’evento anche alcuni chef autoctoni, offrendo una variegata scelta di street food, per accompagnare il buon vino.
Le Premiazioni
Non è mancato come ogni anno, il momento della premiazione. Venerdì, nella Biblioteca Oriani, la giuria, composta da Fabio Giavedon, curatore della guida Slow Wine e tra i maggiori esponenti del giornalismo enologico d’Italia, Francesca Bidasio, sommelier Slow Food, Mariella Caputo, sommelier del ristorante “La Taverna del Capitano” di Massa Lubrense (NA), Giuseppe Meglioli, enologo, consigliere nazionale “Onav”, Francesca Bidasio sommelier di “Slow Food” ha conferito il premio per il miglior Albana 2015 alla cantina “Romio di Caviro” di Faenza e quello per il miglior Sangiovese Riserva 2013 ai “Fondatori PG di Vini Merlotta” di Imola.
