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29 Settembre 2014

La giornata del Burson

Di Redazione

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Luana Deiana – La giornata dedicata a questo vino che rispecchia il carattere degli abitanti di questa parte della Romagna è cominciata con una degustazione verticale di Bursôn nel caratteristico Chiostro di San Francesco a Bagnacavallo organizzata dall’Enologo del Consorzio Sergio Ragazzini, bagnacavallese DOC,  cui va il merito di aver scommesso anni fa sull’Uva Longanesi per realizzare un grande vino rosso di pianura. La pianta recuperata con affetto e tenacia da Antonio Longanesi, soprannominato Burson, nel suo roccolo di caccia era l’ultima rimasta in quel di Boncellino luogo natio di Stefano Pelloni noto come Passator Cortese.  E’ stata la prima verticale ufficiale di questo rosso di grande spessore proposta dal Consorzio e guidata sapientemente dal giornalista e critico enogastronomico Umberto Faedi. Le bottiglie sono state generosamente offerte dai produttori, ognuno dei quali ha rispolverato  una annata diversa per l’importante appuntamento: il  2001 per Azienda  Agricola Spinetta di Faenza, il 2002 per Azienda. Agricola Daniele Longanesi di Bagnacavallo, il 2003 prt Poderi Morini di Faenza, il 2005 per Azienda Biologica Celti Centurioni di Bagnacavallo, il 2006 per Azienda Agricola Randi di Fusignano e il 2008 per Tenuta Uccellina di Russi.  Un evento quasi unico nel suo genere essendo pochissime le bottiglie di vecchie annate ancora a disposizione dei produttori che le conservano davvero gelosamente, perché il Bursôn era  un vino praticamente sconosciuto alla fine degli anni novanta ma che, anche con questa degustazione verticale, continua a sorprendere chi lo avvicina per la prima volta e chi già lo conosce e continua ad essere motivo di grande  soddisfazione e stimolo per il Consorzio e tutti i suoi produttori, prova ne sia il fatto che gli aderenti al sodalizio Il Bagnacavallo aumentano tutti gli anni. La premiazione del 2° Concorso Giornalistico Il Bursôn e il suo territorio organizzata dal Consorzio Il Bagnacavallo in collaborazione con la Rivista on line Olio Vino e Peperoncino si è tenuta nella suggestiva cornice della sala dedicata ad Alfredo Oriani, intellettuale fine e scrittore faentino che girava la Romagna in bicicletta e non disdegnava le soste in osteria, posta nel centro storico della cittadina. Il concorso è aperto a giornalisti e bloggers ed  é dedicato a quella porzione di territorio detta Bassa Romagna e al suo vino autoctono che  quest’anno ha raccolto moltissimi riconoscimenti a livello nazionale ma soprattutto internazionale e che è stato scelto come vino ufficiale del Progetto Ravenna 2019.. Alla presenza dell’Amministrazione Comunale sono stati consegnati i premi ai vincitori. Il primo riconoscimento consistente in una targa creata dall’orafo bagnacavallese Paolo Ponzi e da 60 bottiglie di Bursôn Etichetta Nera Riserva del Consorzio annata 2009 è stato assegnato alla giornalista Mariella Morosi per l’articolo Antonio Longanesi, cavaliere del lavoro per il contributo alla viticoltura italiana  pubblicato su Italia a Tavola mentre il  secondo premio costituito da 60 Bottiglie di Bursôn Etichetta Nera Riserva del Consorzio annata 2009 è andato alla giornalista e scrittrice Cristina Viggè per l’articolo Bursôn: quando Bacco parla in dialetto apparso su Italian Gourmet. Il premio speciale della giuria è stato conferito a Timothy Carrozza per il suo articolo Bursôn, espressione autentica di Romagna  pubblicato su Vinoway.

 

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