Gianluigi Zucchini – È in arrivo a Treviso l’importantissima mostra di Auguste Rodin, il grande scultore al tempo di Monet, nel Museo di Santa Caterina a Treviso. Con l’occasione aprirà, dopo mesi di rinnovamento e restauro, una vasta area del bel museo trevigiano, la sala Barbisan, nella quale troveranno posto alcune delle sculture più celebri del grande artista francese, dal Bacio al Pensatore. Realizzata con la decisiva collaborazione del Museo Rodin di Parigi, l’esposizione viene alla conclusione dell’anno che in tutto il mondo ha visto celebrare il centenario della morte di Rodin. Mancava l’Italia, ed ecco che Treviso, grazie a Linea d’ombra e a Marco Goldin, che della mostra stessa è il curatore, colma questa lacuna.
Composta da 49 sculture tra marmi, bronzi e gessi e 23 opere su carta di Rodin, poi da una scultura di Camille Claudel, che riproduce Rodin, da un dipinto di Edvard Munch, che riproduce la statua del ‘Pensatore’ e da una tela di Claude Monet scelta tra quelle che vennero viste nella rassegna Monet/Rodin (che fece epoca a Parigi nel 1889), l’esposizione sarà un’occasione straordinaria per conoscere perfettamente l’itinerario di uno tra i maggiori scultori di tutti i tempi, e certamente il maggiore del XIX secolo.
In tre ampie aree del museo di Santa Caterina, successive l’una all’altra, l’impianto della mostra sarà sostanzialmente di carattere cronologico, dalle sculture di esordio come quelle fondamentali de L’età del bronzo, Adamo ed Eva, per arrivare alla Porta dell’Inferno e alle sue varie redazioni, per poi toccare il gruppo celebre de I borghesi di Calais fino alle diverse redazioni del ritratto di Balzac, presentato nel 1898.
Tra marmi, bronzi e gessi, il suggestivo percorso si svilupperà anche nei due chiostri del Museo trevigiano, con la collocazione, all’esterno, del famoso monumento a Victor Hugo oltre che di una tra le figure monumentali de I borghesi di Calais, per la precisione Jean d’Aire. Tutto questo unitamente a una selezione dei disegni di Rodin, utilizzati come studi preparatori ma anche come fogli autonomi, oltre ai già citati quadri di Munch, ovviamente accanto al ‘Pensatore’, e a ‘Monet’, nell’area espositiva che rievocherà il tempo della mostra parigina del 1889 curata da Georges Petit.
A completamento di questo grande progetto culturale, la casa editrice Abscondita riediterà il testo sublime dedicato a Rodin da Rainer Maria Rilke alla fine del 1902, con una nuova introduzione scritta da Marco Goldin. Quel testo inizia così: “Prima di essere celebre, Rodin era solo. E la celebrità , una volta sopraggiunta, lo ha reso forse ancora più solo. Giacché la celebrità è, in fondo, soltanto la summa di tutti i malintesi che si addensano attorno a un nome nuovo”.
A Treviso, dunque, per godere della bellezza e della meraviglia dell’opera di un genio.
RODIN – Un grande scultore ai tempi di Monet, Treviso, Museo di Santa Caterina, dal 24 febbraio al 3 giugno
Informazioni e prenotazioni: tel. 0422 429999