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11 Aprile 2014

L’ultima Dei Medici è a Firenze

Di Redazione

 

Ritratto di Anna Maria de' Medici

Ritratto di Anna Maria de’ Medici

Gian Luigi Zucchini –  Sono ormai diversi anni che Firenze organizza mostre sulla dinastia dei Medici e sull’arte che quei principi promossero nella città e nell’intera regione. Da non molto era stata allestita la mostra sul Gran Principe Ferdinando, morto in giovane età senza poter succedere al padre Cosimo III e diventare Granduca. Il trono granducale toccò così al fratello minore Gian Gastone, che fu l’ultimo sovrano della casata Medici a regnare sulla Toscana. Poco desideroso del potere, amante degli agi, fu principe sfrenato e lussurioso quanto mai, ma anche apprezzato dai sudditi per leggi innovative e interessanti progetti di governo. Omosessuale dichiarato, aveva amanti dappertutto, che il suo preferito Giuliano Dami gli procurava tra i ragazzi a cui il principe offriva danaro e benefici, e non solo con questi aveva rapporti, ma anche con paggi, cantanti, come il celebre castrato Gaetano Majorano detto “il Caffarelli”, musicisti, come il compositore Alessandro Galuppi, detto “il Buranello”, ed altri personaggi di spicco. Costretto al matrimonio, dopo poco se ne andò col Dami a Praga, dove quest’ultimo gli procurava giovani amanti tra studenti poveri e ragazzini avidi. Da anziano, assai malandato per via delle molte dissolutezze e di altri malanni, si chiuse sempre più nella reggia di Palazzo Pitti, non uscendo quasi mai e non curando neppure l’elementare pulizia della propria persona. Morì ovviamente senza eredi, ed il Granducato passò agli Asburgo-Lorena. Anche di questo principe fu allestita a Firenze una mostra, ed ora ne è stata inaugurata una sulla sorella Anna Maria Luisa, sposa dell’Elettore Palatino Johann Wilhelm von Pfalz Neuburg, e quindi Elettrice Palatina. Non amata, e addirittura odiata dal fratello Gian Gastone perché aveva insistito a farlo sposare soprattutto per avere una successione, la principessa, quando il marito, più vecchio di lei, morì, ritornò a Firenze e si impegnò in iniziative di grande mecenatismo, facendo in modo che i tesori d’arte accumulati da quasi due secoli nella città toscana non andassero dispersi, ma conservati ed arricchiti ulteriormente. Questo amore per la città non dispiacque al granduca lorenese, che lasciò fare; così Firenze poté conservare molte opere d’arte, soprattutto legate ai Medici, in particolare la chiesa di S. Lorenzo e le tombe di famiglia. Alla sua morte, avvenuta nel 1743, fu sepolta, come gli altri Medici, nella grande Cappella, oggi Museo delle Cappelle Medicee, impreziosito dalle statue di Michelangelo per la tomba di Giuliano e Lorenzo de’ Medici.

La mostra si struttura in cinque sezioni: 1. La giovinezza.  2. Il matrimonio, con – tra l’altro –  i ritratti dell’Elettrice e del marito eseguiti da un pittore fiammingo: lei, decisamente bella, lui decisamente brutto, con gran parrucca fine Seicento e foltissimo piumaggio sul cappello. 3 e 4. Il rientro a Firenze e l’impegno per la chiesa di famiglia (cioè San Lorenzo).  5. Gli epigoni: documenti e incisioni dell’epoca, medaglioni d’oro ed altri oggetti rinvenuti nella sua tomba, quando nel 2012 fu fatta una verifica dello stato di conservazione dei resti mortali della principessa; infine il calco tridimensionale del volto scheletrico di lei, con la corona ossidata dal tempo che le fu posta sulla testa quando fu collocata nel sepolcro.

Una bellissima statua in bronzo di Anna Maria de’ Medici, che troneggia ora in mezzo alla sala della mostra, fu eseguita nel 1946, omaggio dello scultore fiorentino Alfonso Boninsegni alla memoria dell’ultima erede della dinastia medicea. “Essa raffigura – si scrive nella scheda del catalogo – l’Elettrice seduta con un libro in mano, con lo sguardo pensieroso rivolto verso destra e velato di leggera malinconia. A un’attenta resa plastica e spaziale si accompagna un modellato animato da contrasti chiaroscurali”.

La mostra, allestita con grande cura nel Museo delle Cappelle Medicee in Firenze, si intitola “L’elettrice Palatina e l’ultima stagione della committenza medicea in San Lorenzo”; è ampiamente illustrata da un corposo catalogo Sillabe (documento importante per lo studio sugli ultimi Medici), ed è aperta fino al 2 novembre, da lunedì a domenica, dalle 8,15 alle 16,50.

Chiuso la seconda e la quarta domenica del mese, il primo e il terzo lunedì del mese.

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