www.fico.it
10 Aprile 2014

Pontormo e Rosso Fiorentino in mostra a Firenze

Di Redazione

153137606-845153b5-f03b-4c76-9296-a5d6b1f0be7e

Gian Luigi Zucchini –  Jacopo Carucci detto Pontormo (1494 – 1556) e Giovanni Battista di Jacopo Rosso, detto Rosso Fiorentino (1494 – 1540) : due maestri insigni del tardo Rinascimento fiorentino, che aprirono la stagione rinascimentale, già al suo culmine estremo, ad una diversa interpretazione di quella che il Vasari definì “pittura moderna”, iniziando la stagione del ‘manierismo’, esasperata ed anticonformista rielaborazione della bellezza raffaellesca, delle luci e della grazia leonardesca e soprattutto della forza potente di Michelangelo.

La data di nascita dei due artisti è la stessa, lo stesso il maestro che essi ebbero, cioè Andrea Del Sarto, pittore insigne di opere velate di dolcissima tristezza ed ammorbidite da un colore caldo e diffuso. Ma, dato il carattere profondamente diverso dei due, poco rimase del maestro sia nell’uno che nell’altro. Pontormo, bizzarro, lunatico, sempre inquieto e spesso aggressivo, ebbe una vita infelice e tormentata.

Orfano di entrambi i genitori, fu affidato dall’età di cinque anni ad una nonna, e poi, da ragazzo, rimasto solo, affidato ad un istituto. Ma già dal 1513 si rende indipendente, cominciando a dipingere su commissione. In quegli anni, e nei successivi, pur tormentato da una malattia di stomaco (probabilmente un’ulcera di origine nervosa), decora con il Ghirlandaio la Cappella dei Papi in Santa Maria Novella, poi affresca la villa medicea di Poggio a Caiano, la cappella Capponi nella chiesa di Santa Felicita a Firenze. Molto legato ai Medici, ancora esegue, per conto di Cosimo I, gli affreschi della villa di Castello ed infine le decorazioni del coro della chiesa di San Lorenzo, portati poi a termine dal suo allievo preferito Bronzino, a causa della morte dovuta ad idropisia. Il Vasari lo apprezzava ma non troppo. Lo infastidiva il temperamento dell’artista, perennemente scontento di se stesso e del proprio lavoro, che frequentemente distruggeva, tanto che – scriveva nelle ‘Vite’ – “non avendo fermezza nel cervello, andava sempre cose nuove ghiribizzando”. Anche il Rosso andava “ghiribizzando”, ma con tutt’altro intento e modalità. Estroverso ed eccentrico, è più legato alla tradizione classica delle forme, che però tormenta, utilizzando talvolta colori accesi e folgoranti, come nella “Deposizione dalla Croce” di Volterra, purtroppo non in mostra. Savonaroliano, dipinge con rigore etico e fermezza di visioni. E vive una vita movimentata, si sposta e fugge da un luogo all’altro: per debiti da Firenze, da Roma per via del ‘sacco’ del 1527, abbastanza avventurosamente, poiché, preso prigioniero dai Lanzichenecchi tedeschi, viene derubato dei vestiti e costretto a lavori faticosi. Lasciato poi libero, ripara in Umbria, vaga qua e là, finché non se ne va in Francia, dove il re Francesco I, che già aveva apprezzato l’opera dell’artista, lo incarica di affrescare il castello di Fontainebleau. Il Rosso è così capo dei lavori, e chiama a collaborare con lui pittori soprattutto bolognesi, come il Primaticcio, che dirigerà i lavori dopo la sua morte. Di questi due straordinari artisti si è da poco inaugurata in Palazzo Strozzi a Firenze la splendida mostra “Pontormo e Rosso Fiorentino: divergenti vie della ‘maniera’” (fino al 20 luglio. Bellissino catalogo Mandragora) che, tra l’altro, espone due capolavori assoluti: “La Visitazione” (Pieve di S. Michele a Carmignano, Prato) del Pontormo, e la “Deposizione dalla Croce” del Rosso, di suggestivo effetto notte (Sansepolcro, chiesa di S, Lorenzo), oltre ad alcune incantevoli opere di Andrea Del Sarto.

 

 

Gli Appuntamenti

Categorie

Categorie

Terra

Equilibrio fra la natura più vera e le meraviglie dell’uomo.

Lifestyle

Tendenze, idee, amicizia e passioni per colorare la vita.

Gusto

Qualità della vita in punta di lingua.

Intervista

Sapienza, esperienza, passione, carisma.

Eco & Smart

Sostenibilità del buon vivere e tecnologia per lo sviluppo.

L’ultimo numero

Sfoglia

Sfoglia l’ultimo numero online cliccando sulla copertina

E' possibile consultare o richiedere gli arretrati cliccando sulla copertina desiderata