Nel 2018 si celebrano i cento anni della Galleria Nazionale dell’Umbria, uno dei più importanti musei d’Italia – fondato il 17 gennaio 1918 – che vanta una straordinaria collezione di capolavori di artisti come Duccio, Beato Angelico, Piero della Francesca, Pintoricchio, Perugino e Pietro da Cortona.
Molte sono le iniziative in programma per celebrare l’evento, pensate per promuovere e valorizzare l’arte della regione, con una particolare attenzione alla raccolta della Galleria, vera e propria antologia dei vertici della scuola umbra. La prima in ordine di tempo è l’esposizione dal titolo “Tutta l’Umbria una mostra”.
La rassegna, curata da Cristina Galassi e Marco Pierini, prende spunto dalla storica ‘Mostra dell’antica arte umbra’ del 1907, la più imponente esposizione mai organizzata nella regione, che – attraverso poco meno di mille pezzi (170 dipinti, più di 30 sculture e arredi lignei e in pietra, un centinaio di manufatti di oreficeria, 300 oggetti tra paramenti sacri, tessuti e merletti antichi, 160 codici miniati e circa 200 ceramiche) – contribuì a definire per la prima volta le caratteristiche della scuola umbra e i suoi tratti originali.
La mostra presenterà circa 130 opere di autori quali Arnolfo di Cambio, Gentile da Fabriano, Niccolò di Liberatore, Benozzo Gozzoli, Matteo da Gualdo, Pintoricchio e Perugino, e riproporrà, con grande impatto visivo, la sorprendente ricchezza dell’arte che fiorì in Umbria tra Medioevo e Rinascimento, mettendo parallelamente in evidenza l’evoluzione degli studi storico-critici condotti nel lasso di tempo che va dal 1907 a oggi L’iniziativa coinvolgerà l’intera regione, chiamata in causa per il patrimonio artistico dei musei comunali, per quello delle istituzioni ecclesiastiche e per quello di proprietà privata. Ed è proprio per questo motivo che si è deciso di riproporre, come titolo, lo slogan che fu allora efficacemente coniato: “Tutta l’Umbria una mostra”. Si tratta di una mostra davvero legata al territorio – secondo il direttore della Galleria Marco Pierini – non soltanto perché gran parte delle opere sono ancora conservate in Umbria, ma soprattutto perché è stato possibile riservare una quota importante del budget per finanziare numerosi restauri e interventi conservativi. A riprova che i musei sono – e devono continuare ad essere – istituti dedicati alla tutela, oltre che alla valorizzazione, e non possono recidere lo strettissimo vincolo con il contesto geografico, storico e culturale dal quale sono nati e nel quale hanno fino ad ora hanno operato.
Pensata per valorizzare l’eccezionale fioritura artistica umbra tra Medioevo e Rinascimento, la mostra del 1907 ebbe un successo di pubblico clamoroso per l’efficace coinvolgimento del territorio, la presentazione dei diversi artisti umbri o di aree limitrofe e delle diverse scuole, la riscoperta di maestri dimenticati come l’Alunno e Matteo da Gualdo o di tipologie di opere squisitamente umbre come i Gonfaloni.
Il catalogo pubblicato da Silvana editoriale, oltre ai contributi dei due curatori, conterrà saggi di Alessandro Angelini, Giulio Busti e Franco Cocchi.
Tutta l’Umbria una mostra. La mostra del 1907 e l’arte umbra tra Medioevo e Rinascimento, Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria (corso Pietro Vannucci) , fino al 10 giugno.