Il cibo, l’arte, la valorizzazione del territorio. 
Su questi tre cardini rilancia la propria attività Agorà, un gruppo volontario di addetti ai lavori superspecializzati che, originariamente nato in ambito confindustriale, intende riprendere il lavoro svolto alcuni anni fa, in particolare a quei tempi sul campo delle energie rinnovabili attraverso una serie di iniziative nel comune di Camugnano (con riferimento quindi ai bacini di Brasimone e Suviana). Quest’anno Agorà si ricompatta alla luce della grande sfida di FICO che impegna fortemente la città di Bologna ma non solo. E per farlo identifica due appuntamenti: il primo, il 16 maggio a Monzuno, il secondo ad ottobre in città. Più che convegni, momenti di divulgazione dettagliata e di dibattito aperto con relatori di alto profilo istituzionale e culturale. Non chiacchiere in libertà, ma approfondita analisi di problemi e loro possibili soluzioni. La triade cibo-arte-territorio vale per Bologna (e il focus autunnale di Agorà lo sottolineerà molto bene) ma anche i luoghi circostanti.
Monzuno in questo senso è un paradigma felice: lì da tempo si persegue una politica agroalimentare attenta a sostenere i prodotti biologici e a km 0; lì comunque è ospitata una Pinacoteca d’arte di alto profilo; lì si difende la qualità e l’identità del luogo. Ed ecco allora che venerdì 16 maggio a partire dalle 15 nella Sala Teglia di Emil Banca (sostenitore non a caso insieme al CAAB dell’evento) si snoderanno una serie di interventi introdotti dal Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti. Interverranno con relazioni diverse Andrea Segré, presidente del Caab, Alessandro Bonfiglioli, direttore della struttura, e Tiziana Primori, vicepresidente di Eataly. FICO ma non solo. Beatrice Buscaroli e Cristina Bragaglia, docenti universitarie, affronteranno il suggestivo tema del cibo nell’arte e nel cinema mentre Silvana Hrelia ci porterà sulle inconsuete vie della nutraceutica e Angela Laganà con Alessandro Filippini racconteranno il tema dell’integrazione tra industria alimentare e cosmetica. A proposito di territorio, non poteva mancare un imprenditore come Aldo Zivieri per parlare della filiera delle carni a sostegno del territorio. Chiuderà i lavori il “padre” di questo inconsueto ‘salotto illumuminista’, Maurizio Lenzi.
Si dice che l’Agorà, la piazza aperta al dibattito libero fra le persone, sia stata sostituita ai giorni nostri da internet. L’intento dei promotori è quindi quello di tornare alle origini, alimentando quello “strabismo positivo” sui fatti che solo un’eterogeneità dei partecipanti può garantire. Non a caso negli anni passati grossi nomi (come Emma Marcegaglia o Piero Gnudi, per fare solo due esempi) hanno dato il loro apporto a questa idea. Ora Agorà riparte per accompagnare il progetto FICO, favorendo l’evoluzione progettuale dei rapporto fra cibo e turismo, ma anche per ribadire l’indispensabile asse fra pubblica amministrazione ed industria al fine di mettere in rapporto settori diversi. “Tratteremo – dice l’imprenditore Maurizio Lenzi – di cibo e di arte senza incorrere negli errori di essere troppo generalisti e superficiali ma neppure troppo specialistici, ovvero in spazi già occupati e ampiamente gestiti dall’università, dai centri di ricerca e dai Beni Culturali. Vogliamo essere il vettore per creare un consenso, il più allargato possibile, sui temi trattati”.
Daniele Ravaglia, direttore generale di Emil Banca, si è fatto promotore fin dalle prime battute dell’iniziativa che segna il ritorno di Agora’, mettendo a disposizione la sala convegni che Emil Banca possiede a Monzuno ed entrando fattivamente nell’organizzazione della manifestazione, tesa alla valorizzazione di quelle tematiche territoriali e comunitarie che da sempre il Credito Cooperativo sostiene e promuove, a favore dei propri territori di appartenenza.
