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3 Gennaio 2015

Il Forum Mondiale AMFORHT per la prima volta in Italia

Di Redazione

Interno Museo 2 copia

Giuseppe De Biasi – Il tema, con l’EXPO 2015 ormai alle porte, è quanto mai attuale e strategico per il nostro paese.Quanto incide la formazione degli operatori della filiera enogastronomica e turistico-alberghiera, insieme alla cultura veri assi portanti dell’economia sostenibile (ed auspicabile) del Sistema Italia? E quale regione meglio dell’Emilia Romagna, con il primato italiano dei prodotti DOP da un lato e il “laboratorio turistico” della riviera romagnola dall’altro poteva avere più chance ad essere scelta per ospitare il Forum Mondiale 2014 dell’AMFORHT (Association Mondiale pour la Formation Hôtelière et Touristique), associazione che raggruppa i più importanti soggetti formativi del mondo nel settore turistico e alberghiero, dalla Francia alla Russia, dal Brasile al Canada, dalla Turchia alla Tunisia. Dal 20 al 22 novembre scorso Modena e Bologna sono state il fulcro delle attività di questo organismo, presieduto dal francese Philippe Francois, che annovera fra i suoi soci prestigiose Università, Centri di Ricerca ed Enti di Formazione, fra cui i due membri italiani, l’AECA (Associazione Emiliano-Romagnola Centri Autonomi) e SCF (Scuola Centrale Formazione).

In una tre giorni fitta di iniziative il momento pubblico più importante si è consumato venerdi 21 novembre al Museo “Enzo Ferrari” di Modena con una giornata di incontri con le istituzioni, le scuole, le imprese e i produttori del mondo alberghiero, turistico ed enogastronomico, articolato in momenti seminariali, speed-networking, dibattiti, inframezzati dalla doverosa visita, graditissima agli ospiti stranieri, al museo della “Rossa di Maranello”.

Qui, dove l giovanissimo Enzo, mosse i suoi “primi passi meccanici”, fra l’esposizione delle vetture che hanno rappresentato e rappresentano un’eccellenza dell’automobilismo a livello internazionale, è stato possibile far conoscere ai soci dell’AMFORHT l’affascinante storia dei 90 anni di vita di Enzo Ferrari e delle sue straordinarie creazioni automobilistiche, capaci di creare un marchio industriale diventato il più noto al mondo, “sorpassando” competitor globali come Apple e Coca Cola. Accompagnati dal servizio degli studenti del CFP “Nazareno” di Carpi (MO) gli ospiti internazionali, fra cui esponenti di primo piano dell’Organizzazione Mondale del Turismo come Yolanda Perdomo e Francesco Frangialli, hanno assistito ai due momenti convegnistici che ha visto la partecipazione di relatori di rilevanza nazionale.

A discutere dell’importanza della mobilità internazionale nella filiera formativa del settore enogastronomico si sono avvicendati Enzo Malanca, Presidente di Alma – l’Accademia Internazionale di Cucina fondata a Colorno da Gualtiero Marchesi, Alessio Malaguti, Resposabile Formazione della prestigiosa associazione emiliano romagnola “Chef to Chef”, Romano Verardi, Presidente della Fondazione “Bruto e Poerio Carpigiani” e Guido Zanoni, vicepresidente di Slow Food Emilia Romagna. Intervento finale e conclusioni affidate alle istrioniche affabulazioni, sempre di grande respiro strategico, dell’Assessore all’Istruzione e Formazione della Regione Emilia Romagna, Patrizio Bianchi.

Il secondo convegno si è concentrato sulle ricadute turistiche dell’agroalimentare italiano con un video-intervento da Bruxelles di Paolo De Castro, parlamentare europeo, ex ministro dell’Agricoltura oltre che ex-Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, e i successivi contributi di Corradino Marconi, direttore esecutivo della Villani Salumi, Nicola Spagnuolo, Presidente Fondazione I.T.S. di Rimini “Turismo e Benessere” e Roberto Morisi, Direttore Risorse Umane Carpigiani Group. Chiusura affidata, con focus dedicato all’ambizioso progetto Eataly World Bologna ad Andrea Segrè, Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna e Presidente del CAAB di Bologna. Prima di rientrare nei propri paesi di origine, però, i soci AMFORHT hanno potuto toccare con forchetta (è il caso di dire) anche l’innovativa realtà del Ristorante Due Torri di Bologna, l’unico ristorante didattico attivo in Italia.

Un modello formativo diffuso soprattutto nel Nord Europa che offre ai giovani della formazione professionale (spesso di nazionalità straniera e con storie personali difficili e di abbandono scolastico) un’esperienza di studio reale con la possibilità di confrontarsi, in cucina come in sala, con clienti “veri” che decidono di scegliere per prezzi e proposta gastronomica questo originale “ristorante sociale” bolognese, gestito con passione e competenza dal Cefal. Un’autentica palestra di vita, prima che di formazione, proiezione reale di quella che sarà la loro sfida successiva, oltre la qualifica o il diploma, quella di lavoratori competenti e motivati. La crescita del “made in Italy”, con la necessaria attenzione all’inclusione sociale, ancor più importante in tempi di crisi, passa anche da esperienze “pilota” come quella del ristorante Due Torri.

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