Noel McMeel (foto), famoso maestro della moderna cucina d’Irlanda ed executive head chef presso il prestigioso Lough Erne Resort, racconta la sua vita nei pressi del resort, nella bellissima zona dei laghi della Contea di Fermanagh.
«Ho imparato cosa rende la vita degna di essere vissuta crescendo in una casa tradizionale – racconta-, di quelle col tetto di paglia, nella fattoria di famiglia nella campagna di Toomebridge, Contea di Antrim. Ottenere il massimo dalla terra fertile, lavorare sodo con le proprie mani per mantenerla sana e aprire la propria casa per condividerne i frutti – questi erano i principi basilari che ho imparato sin da piccolo. Quello che mi hanno insegnato i miei genitori mi è servito poi per il resto della vita e continua ad accompagnarmi anche in questo momento di isolamento a casa».
«Vivo qui ormai da tre anni, periodo durante il quale non ho fatto altro che lavorare. Adesso, la lunga permanenza a casa mi ha permesso di rallentare un po’ il ritmo e di prendermi del tempo per riflettere sul significato della natura, soprattutto quella che ho appena fuori dalla porta. Nella cucina di casa mia c’è una serie di grandi finestre da cui entra tantissima luce naturale e da cui posso vedere il giardino».
«In giardino ho degli alveari, le galline e i polli scorrazzano liberi e nell’orto ho appena piantato piselli, fagioli, carote, rabarbaro e molto altro. Ogni anno in
Noel McMeel
primavera mi occupo di piantare nuove varietà nell’orto ma quest’anno che ho più tempo posso dedicare ancora più attenzione e scegliere in modo più strategico quali zone ripulire, come potare i rami e in generale come impostare il lavoro».
«Per me una delle cose migliori dell’essere un cuoco è l’essere in grado di vivere il mio giardino. Quando vado a dare da mangiare ai polli e faccio uscire il gallo la mattina vedo con i miei occhi quello che cresce spontaneamente in Irlanda del Nord e in quale momento dell’anno. Mi metto a osservare come lavorano le api, da dove viene il miele che poi mangiamo, dove crescono le carote e via dicendo. Non tutti gli chef hanno questa opportunità».
«Ho avuto la fortuna di lavorare per alcuni dei migliori chef al mondo e di cucinare per presidenti, primi ministri, membri di famiglie reali e rockstar, ma in qualità di executive head chef al Lough Erne Resort ho la possibilità di lavorare in uno dei luoghi più spettacolari al mondo – e lo dico dopo aver viaggiato moltissimo e lavorato in luoghi davvero fantastici in America. Arrivare al Lough Erne in questo periodo dell’anno è come avvicinarsi ad un palazzo incantato, con le acque dei laghi che scintillano, le siepi che traboccano di nuovi boccioli e il campo da golf di un verde smeraldo».
Irlanda, Lough Erne Resort all’imbrunire
«Ormai è primavera e una cosa che solitamente facciamo in primavera al resort è raccogliere l’aglio selvatico e poi utilizzarlo per fare il pesto con l’olio di colza Broighter Gold che si produce qui vicino. Con l’aglio facciamo anche l’olio, che usiamo come guarnizione o per insaporire una zuppa o a un piatto a base di agnello, per conferirgli quel sentore terroso in più. In questo periodo dell’anno, basta provare l’agnello di Fermanagh, che è diventato uno dei piatti simbolo del nostro ristorante Catalina, per rendersi conto della qualità eccelsa dei prodotti stagionali e locali irlandesi».
Fermanagh è una delle gemme dell’Irlanda del Nord non solo per i suoi laghi, per le Marble Arch Caves, Enniskillen Castle, le ceramiche di Belleek ed altri luoghi incredibili da visitare, ma soprattutto perché qui ci sono produttori e artigiani che hanno ancora tante storie culinarie da rivelare.
«Ora che ho più tempo a disposizione sto pensando ad un seguito al mio primo libro Irish Pantry, che, in modo del tutto inaspettato, è stato un grande successo. Non vado di fretta, ma so già che il prossimo libro si concentrerà sul mondo del naturale e del biologico, ma soprattutto racconterà delle grandi storie perché voglio che tutti conoscano meglio l’Irlanda del Nord, i suoi prodotti straordinari, le persone incredibili che la abitano e la vita meravigliosa che si vive in questo paese».
Foto credit: Tourism Ireland
