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20 Maggio 2020

Capolavori del Rinascimento: a Bologna torna il Polittico Griffoni

Di Marco Giovenco

Lunedì pomeriggio ha finalmente riaperto al pubblico Palazzo Fava – oggi Palazzo delle Esposizioni – di Bologna con “La Riscoperta di un Capolavoro”, grande mostra che riporta nella città felsinea, a 500 anni dalla sua realizzazione e a 300 dalla sua dispersione, le tavole del Polittico Griffoni dei ferraresi Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti. Due artisti che, proprio a Bologna, con la maestosa pala d’altare realizzata tra il 1470 e il 1472 per l’omonima cappella nella Basilica di San Petronio, diedero avvio al loro straordinario sodalizio.
Palazzo Fava (in apertura un momento dell’allestimento, ph. credit Paolo Righi) ha riaperto le sue porte per una mostra che è frutto di uno sforzo organizzativo durato oltre due anni e che ha visto il coinvolgimento di nove fra i più importanti musei del mondo, proprietari delle singole tavole: National Gallery di Londra, Pinacoteca di Brera di Milano, Louvre di Parigi, National Gallery of Art di Washington, Collezione Cagnola di Gazzada (Va), Musei Vaticani, Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam e Collezione Vittorio Cini di Venezia.
Il risultato è un evento eccezionale per la storia dell’arte che ha il merito, tra le altre cose, di ridefinire la centralità della città di Bologna nel panorama Rinascimentale italiano. La mostra, voluta fortemente da Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae – Musei nella città e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, gode del sostegno e dei Patrocini, tra gli altri, della Basilica di San Petronio, del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, del Polo Museale e della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna, oltre a sponsor privati.

Allestimento a palazzo Fava dedicato al Polittico Griffoni. Ph. credit Paolo Righi

«Si è voluto proporre un evento di alto valore culturale, fondato su una ricerca seria e rigorosa, capace di collegare i riferimenti della città e della sua storia a una scena nazionale e internazionale più ampia – ha spiegato Fabio Roversi-Monaco -. Sciolti i nodi sull’apertura, sono già in corso avanzate trattative con i Musei prestatori per una lunga proroga fino a tutto dicembre 2020. A questo fine abbiamo fatto tutti passi necessari. Attendiamo contestualmente le ultime due opere attese, quelle del Louvre, che la chiusura delle frontiere causa pandemia ha trattenuto a Parigi».
Studiate e predisposte tutte le misure di sicurezza richieste per l’accesso dei visitatori, come disposto dalle normative di contenimento del contagio, e stilato un protocollo che prevede, tra le altre cose, l’ampliamento dell’orario di apertura, il contingentamento degli ingressi, l’obbligatorietà della prenotazione (on-line, telefonica o via mail) e dell’utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
La mostra presenta due sezioni: il Piano Nobile di Palazzo Fava ospita “Il Polittico Griffoni rinasce a Bologna” a cura di Mauro Natale in collaborazione con Cecilia Cavalca: le tavole originali ad oggi superstiti provenienti dai Musei prestatori saranno visibili assieme alla ricostruzione del Polittico, una vera e propria rimaterializzione della pala d’altare così come dovette apparire ai bolognesi di fine Quattrocento.
Al secondo piano l’allestimento “La Materialità dell’Aura: Nuove Tecnologie per la Tutela” a cura di Adam Lowe, Guendalina Damone e del team della Fondazione, sezione nella quale verrà mostrato, attraverso video, immagini e dimostrazioni con gli strumenti di scannerizzazione 3D progettati dalla stessa fondazione, l’operato di Factum e l’importanza che assumono le tecnologie digitali nella tutela, registrazione e condivisione del patrimonio culturale, proprio a partire dal lavoro svolto sulle tavole originali del Polittico.
La straordinaria avventura del Polittico Griffoni è diventata anche un documentario, La Riscoperta di un capolavoro – Il Polittico Griffoni, una produzione 3D Produzioni in esclusiva per Sky Arte che sarà riproposto a partire dal prossimo 1 giugno.

Palazzo Fava – via Manzoni 2, Bologna
Da lunedì a domenica 9 – 22 (con accesso in mostra fino a un’ora prima della chiusura)
Biglietto: intero 15 euro e varie forme di ridotto (da 10 a 12 euro). Ridotto per i possessori Card Cultura, da presentare in biglietteria.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 10 gennaio 2021.

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