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1 Agosto 2020

In Basilicata, nel Parco Letterario di Valsinni, è “L’estate d’Isabella”

Di Marco Giovenco

Isabella Morra ValsinniIl fantasma della giovanissima poetessa Isabella Morra (in apertura, ph. credit Piera Chierico) vaga ancora fra le segrete del castello dove i fratelli la rinchiusero nel 1546, appena 25enne, per una futile questione d’onore. È uno degli affascinanti segreti di Valsinni, grazioso borgo – bandiera arancione dal 2003 – in provincia di Matera che domina la vallata del fiume Sinni e che dal 1993 ha avuto un grande impulso turistico grazie al Parco Letterario dedicato proprio a Isabella Morra.
Valsinni, un territorio morfologicamente strategico e fin dall’antichità teatro di eventi che hanno spesso cambiato il corso della storia: sulle rive del Sinni è ancora possibile udire i lamenti dei soldati morenti  di

Valsinni

Veduta di Valsinni. Ph. credit Piera Chierico

Pirro, re dell’Epiro, intenti a guadare il fiume per raggiungere Maleventum (Benevento) e combattere contro i romani. C’è di più: secondo quanto scrive lo storico Archiloco, alla confluenza tra il fiume Sinni e il Sarmento il mitico Ercole uccise il mostro Idra.
Tante curiosità e storie meravigliose, ma oggi il fulcro di tutto è la figura della sfortunata poetessa alla quale è dedicata la manifestazione “L’Estate d’Isabella”, giunta alla XXX edizione. Un appuntamento particolare, quello di quest’anno, perchè cade a 500 anni dalla nascita di Isabella e celebra la ricchezza e l’anima gentile di un luogo che Vanity Fair ha annoverato fra i borghi più romantici.

Valsinni

Piera Chierico in costume storico impegnata durante la manifestazione

L’Estate d’Isabella
Ricchissimo ed emozionante, anche quest’anno, il programma della manifestazione che si svolge dall’8 al 23 agosto tutte le sere e nel fine settimana del 29 e 30 agosto con inizio alle 20,30. Infaticabile e appassionata animatrice del Parco Letterario è Piera Chierico che, insieme al Comune di Valsinni e alla Pro Loco di Valsinni (rete Unpli Basilicata), ha predisposto una serie di appuntamenti nel pieno rispetto delle misure anti-Covid19. «L’evento del 2020 ha subìto, per forza di cose, le conseguenze della pandemia – spiega Piera Chierico – e il castello dei Morra resterà chiuso al pubblico. Si è comunque riusciti ad articolare un calendario di iniziative spettacolari e coinvolgenti per donare ai visitatori un indimenticabile viaggio nella poesia e nel sogno».
Da non perdere la passeggiata spettacolarizzata seguita dalla rappresentazione teatrale “Isabella Vivrà” di Gennaro Olivieri. A conclusione di serata, lo spettacolo dei menestrelli… senza Re e tante sorprese che renderanno unica quest’esperienza.

Cultura e sviluppo turistico di qualità
Attorno al Parco Letterario Isabella Morra, grazie all’entusiasmo e alle capacità di chi ha creduto nel

Valsinni

Valsinni, ph. credit Piera Chierico

progetto, si è sviluppato un interessante canale di business culturale ed etico a favore del territorio. Sono almeno una trentina i ragazzi che, ogni estate, collaborano attivamente alla manifestazione che richiama tra le 20 e le 25mila presenze e il Parco Letterario è occasione di lavoro per i settori dell’enogastronomia, delle produzioni tipiche artigianali, delle visite turistiche e di un turismo diffuso collegato a case-albergo e B&B.

Il sito archeologico di Lagaria e la leggenda del Cavallo di Troia
Sulla cima del monte Coppolo sorge la città di Lagaria, fondata, secondo quanto scrivono gli storici Strabone e Plinio il Vecchio, da Epeo, costruttore del cavallo di Troia. La leggenda narra che tutti coloro che avevano partecipato alla caduta della città, per volere degli dèi, non avrebbero fatto ritorno nelle loro patrie. Solo alcuni, tra mille peripezie, riuscirono a tornare. Epeo fu portato dalle acque del mare verso Policoro, dove c’è la foce del fiume Sinni, all’epoca navigabile, e da qui raggiunse Valsinni. Stanco e vecchio per riprendere il viaggio, decise di costruire un tempio dedicato alla dea Atena e donarle gli utensili utilizzati per costruire il cavallo più famoso della storia. Gli scavi sono stati condotti dall’archeologo Lorenzo Quilici.

Le carezze del fantasma di Isabella
La dolce e giovane Isabella fu rinchiusa nel castello fino alla morte, forse per mano assassina o per stenti. Non ricevette mai degna sepoltura e il suo fantasma vaga ancora senza pace tra gli ambienti del castello dove, talvolta, riecheggiano rumori di passi e flebili lamenti. Si narra che lo spirito di Isabella sia annunciato dal volo di una candida farfalla o dal volo di un falco, simboli della purezza e della forza della giovanissima poetessa.

Il 2 agosto alle 14,20 su TV 2000 non perdere la puntata di Borghi d’Italia dedicata a Valsinni!

Leggi anche: Mario Placidini e la sua Italia dei borghi: «Chance per il post Covid»

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