3/Pedala, ci sono le Marche da scoprire! Ascoli e i Sibillini

Si conclude l’appassionante viaggio a puntate con cui siamo andati alla scoperta dei percorsi cicloturistici delle Marche adatti a tutti gli appassionati delle due ruote, dai professionisti ai semplici amatori. Percorsi splendidi che seguono le dolci colline marchigiane e si affacciano su panorami meravigliosi che sarà possibile ritornare a vivere da protagonisti non appena sarà passata l’emergenza Covid19.
Nelle precedenti puntate abbiamo toccato le province di Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata e Fermo. Oggi è la volta di Ascoli Piceno e dello splendido territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, quest’ultimo già coinvolto in un progetto di valorizzazione culturale grazie alla rete dei Parchi Letterari.

Ascoli Rebirth
Siamo nella provincia più a sud delle Marche dove si trova Ascoli Piceno, fra le città medievali più belle d’Italia nonché patria, fra le varie cose, dell’Anisetta Meletti, dell’Oliva all’Ascolana e del Falerio e Rosso Piceno Superiore.
Procedendo verso ovest per una decina di chilometri si raggiunge il borgo di Venarotta, con la chiesa dedicata al Santo Patrono d’Italia e, secondo la tradizione, fondata dallo stesso San Francesco nel 1215. È sede di un antico hospitale medievale dove ancora oggi vengono accolti i pellegrini del “Cammino francescano della Marca” e dove nel convento, sede dell’ambasciata del Terzo Paradiso, si può̀ visitare l’orto dei semplici, il laboratorio alchemico e il museo del vino cotto e dei vini medicati.
Sulla costa c’è Grottammare con le sue scenografiche logge, la pista ciclabile di 16 km della Riviera delle Palme e la passeggiata fino a Grottammare alta, borgo medievale a picco sul mare. Nelle vicinanze non è da perdere Offida, con la splendida Chiesa di Santa Maria della Rocca, e Montemonaco. Infine si rientra ad Ascoli Piceno, arrivando fino a Piazza del Popolo, di stile rinascimentale, che riprende le teorie vitruviane con proporzione 1:3 e la cui pavimentazione, nelle giornate di pioggia, ha un suggestivo effetto lucido a specchio.

Sibillini Rebirth
Il più appassionante fra tutti i percorsi, ma forse anche il più impegnativo considerati l’altitudine e il dislivello che coinvolge la parte più a nord della provincia di

Laghi di Pilato. Ph credit: Sibillini-mtb.it e Ufficio turismo Regione Marche

Macerata, parte da Cessapalombo e dall’Abbazia di San Salvatore di Rio Sacro da cui comincia il sentiero per la “Grotta dei Frati”.
Si prosegue poi per Sarnano che presenta strade e itinerari adatti a mtb che si snodano tra boschi, crinali e raggiungono le vette più alte passando per scenari naturali come le cascatelle di Sarnano e le Cascata della Gola dei tre Santi.
Nelle vicinanze si trova l’Abbazia di Santa Maria in Rio Sacro di Fiastra che custodiva uno splendido crocifisso ligneo del XII secolo, portato dai monaci dall’antichissimo eremo del Rio Sacro e da dove, il giorno dell’Ascensione, si partiva per il rito della Rogazione, ovvero una serie di processioni propiziatorie sulla buona riuscita delle semine.
Completano i percorsi Serravalle di Chienti con la Chiesa di Santa Maria di Plestia sotto cui si trovano i resti databili I secolo a.C. dell’antica Plestia e della sua divinità “Cupra/Bona Mater” e Visso, con l’incantevole Santuario della Madonna di Macereto, uno dei centri di pellegrinaggio dei Sibillini la cui bianca armoniosa bellezza spicca nel verde paesaggio dell’altopiano. Proprio da Visso parte il terzo anello dei Sibillini, che percorre la famosa Valnerina attraversando borghi che vivono di pastorizia come Fematre, Rio Freddo, fino a raggiungere gli altopiani marchigiani di Colfiorito. Tutto il territorio offre sentieri mountain bike arrivando alla Riserva naturale Montagna di Torricchio, Piano Plestini e Cesi e l’Oasi di Protezione di Monte Fietone.

Foto credit: Ufficio turismo Regione Marche