L’arte per sottolineare la rinascita post covid19. La mostra “Sguardi di Novecento: Giacomelli e il suo tempo”, inaugurata lo scorso febbraio e subito chiusa a causa della pandemia, riapre i battenti mercoledì 20 maggio e prosegue fino al 27 settembre prossimo a Senigallia, in provincia di Ancona lungo la costa Adriatica (foto in apertura, Mario Giacomelli, Scanno,1957 e 1959).
Senigallia Città della Fotografia, in occasione dei venti anni dalla scomparsa di Mario Giacomelli, ha dedicato una mostra a uno dei suoi figli più illustri. L’esposizione è divisa in due sezioni: una parte internazionale a cura di ONO arte contemporanea a Palazzo del Duca che ospita 20 fotografie di Giacomelli a confronto con circa 90 scatti di grandi fotografi della metà del XX secolo, e a Palazzetto Baviera “Sguardi di Novecento. L’Associazione Misa, per una fotografia artistica. Opere dal 1954 al 1958”, a cura degli Eredi Giacomelli con una selezione di celebri scatti dei membri del Gruppo Misa, dalla collezione civica Città di Senigallia.
La mostra “Sguardi di Novecento: Giacomelli e il suo tempo” riunisce, con un approccio inedito, grandi maestri della fotografia del Novecento: Robert Doisneau, Gianni Berengo Gardin, Brassaï, Henri Cartier-Bresson, Kikuji Kawada, Jacques Henri Lartigue, Herbert List, Nino Migliori, Paolo Monti, Leo Matiz, Ara Güler tutti in dialogo con il fotografo Mario Giacomelli. La sezione a Palazzetto Baviera, invece, narra l’avventura del Gruppo Misa all’interno del quale mosse i primi passi lo stesso Giacomelli.
Mario Giacomelli, Io non ho mani che mi accarezzano il volto, 1961-63
L’esposizione prende spunto e si ispira a The Photographer’s Eye, la grande mostra curata da John Szarkowski – direttore del Dipartimento di Fotografia presso il MoMA di New York dal 1962 al 1991 – allestita proprio nel museo newyorkese nel 1964. Quello fu il primo vero riconoscimento internazionale di Giacomelli le cui opere vennero esposte insieme ad altri autori internazionali del calibro di Richard Avedon, Brassaï, Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau e Walker Evans.
«[…] le fotografie qui riprodotte sono state eseguite nel corso di centoventicinque anni circa. Sono state scattate per ragioni disparate, da uomini mossi da intenzioni diverse e con diversi gradi di talento. In effetti hanno ben poco in comune, se non il successo che hanno in comune e un lessico condiviso: queste immagini sono inequivocabilmente fotografie. La visione che hanno in comune non appartiene a una scuola o a una teoria estetica, ma alla fotografia stessa», così scriveva Szarkowski nell’introduzione al catalogo della mostra e da qui è partita la ricerca per “Sguardi di Novecento: Giacomelli e il suo tempo” che Senigallia Città della Fotografia ha voluto organizzare per rendere omaggio a uno dei suoi cittadini più illustri a vent’anni dalla sua scomparsa.
C’è poi l’appassionante capitolo del circolo fotografico “Misa” cui Giacomelli aderì e partecipò con entusiasmo, fondato a Senigallia nel 1954 grazie all’instancabile attività di Giuseppe Cavalli, già cofondatore del gruppo “La Bussola”.
Da qui prende spunto la sezione “Sguardi di Novecento a Senigallia” allestita a Palazzetto Baviera: è il racconto dell’avventura del Gruppo Misa cercando di rimanere fedeli allo sguardo dei critici e dei protagonisti dell’epoca nella selezione delle opere esponendo, tra gli altri, scatti di Giuseppe Cavalli, Ferruccio Ferroni e Mario Giacomelli. La storia dei tre fotografi è strettamente connessa da un lato a Senigallia, città d’elezione per il primo e natale per gli altri due, e dal fatto che furono l’uno il maestro dell’altro, andando poi a formare quel “laboratorio senigalliese” di fotografia che non ha mai smesso, dal Misa in poi, di contribuire, con i suoi protagonisti, all’importante dibattito teorico che si è svolto in Italia intorno alle funzioni e alle estetiche della fotografia.
Orari d’apertura
Fino al 7 giugno 2020, da mercoledì a venerdì: 15-20
Sabato e domenica, festivi e prefestivi 10-13 / 15-20
Dal 9 giugno in poi, tutti i giorni dalle 17 alle 23 lunedì chiuso.
Info: circuitomuseale@comune.senigallia.an.it
-
- Nino Migliori, Programma, 1948
-
- Nino Migliori, Gente dell’Emilia, Frati volanti, 1956
-
- Mario Giacomelli, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, 1964-68
-
- Mario Giacomelli, Presa di coscienza sulla natura, 1977-80
-
- Gianni Berengo Gardin, Puglia, 1967
-
- Silvio Pellegrini, Studentessa, Anni ’50
