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2 Febbraio 2024

Dolomiti bellunesi, viaggio fra sentieri, emozioni e cultura

Di Marco Giovenco

Con gli sci, le ciaspole, oppure con lo slittino. Il territorio del Consorzio Turistico Tre Cime Dolomiti (immagine in apertura, Misurina e le cime di Lavaredo, ph. Marco Giovenco) riserva splendide sorprese per trascorrere momenti di relax e divertimento. Anche con tutta la famiglia. Alle attività prettamente outdoor, infatti, si affiancano altre interessanti esperienze che riguardano arte, cultura ed enogastronomia.

Dolomiti, Misurina_Col de Varda. Ph. Marco Giovenco

Misurina, sullo sfondo la seggiovia Col de Varda. Ph. Marco Giovenco

Escursioni con lo sfondo magico delle Dolomiti

Numerosi i sentieri che attraversano il comprensorio del Consorzio turistico Tre Cime Dolomiti: tra gli itinerari c’è da segnalare quello che permette di raggiungere il Rifugio Città di Carpi, a 2.110 metri di altitudine. Punto di partenza è la seggiovia Col de Varda, nella zona del Lago di Misurina, che in una decina di minuti permette di raggiungere l’omonimo Rifugio Col de Varda. I più allenati possono percorrere il sentiero a piedi, battuto anche in inverno. Da qui ci si immette sul sentiero Cai 120: il percorso richiede circa 2 ore di cammino e non presenta particolari difficoltà, se non il dislivello di circa 750 metri che richiede un minimo di allenamento. In cima l’arrivo è ricompensato da un buon pranzo a base di prodotti locali genuini.
Altro percorso ideale per abbinare cammino e pranzo in baita è quello che da Misurina porta a Malga Maraia. Dall’Albergo Cristallo, si sale seguendo il sentiero che poi si addentra in un bosco e si fa pianeggiante. A questo punto si incrocia la strada forestale che porta ai pascoli di Malga Maraia. Il cammino è di circa 1 ora e mezza con un dislivello di 300 metri. Anche in questo caso, prima di ripartire per la strada del ritorno, una sosta all’ottima cucina di Malga Maraia è un’esperienza da provare (nella stagione invernale sia il Rifugio Città di Carpi sia Malga Maraia sono aperti solo il sabato e la domenica).

Dolomiti, Misurina, in motoslitta verso il Monte Piana_ph. Marco Giovenco

Misurina, in motoslitta verso il Monte Piana_ph. Marco Giovenco

Tra le esperienze da non perdere nella zona c’è sicuramente la gita in motoslitta, con partenza da Misurina e salita in motoslitta al Monte Piana. Una volta in cima e aver goduto di un panorama mozzafiato sul comprensorio delle pareti nord delle Tre Cime di Lavaredo, si può scendere in slittino fino alla base.

Dolomiti, Malga Maraia ph. Nicola Bombassei

Malga Maraia ph. Nicola Bombassei

Tipicità e tradizioni con prodotti di montagna

Una delle colonne portanti di una vacanza nelle Dolomiti Bellunesi è sicuramente la cucina tradizionale fatta di materie prime semplici e di qualità che danno vita a piatti genuini e gustosi.
Fra le tipicità i formaggi sono protagonisti indiscussi: una tradizione che viene dal passato, quando quasi ogni famiglia possedeva una o più mucche per ricavarne latte e formaggi per il consumo domestico. Oggi ci sono piccole latterie, malghe e aziende più strutturate, ma i prodotti conservano la stessa qualità artigianale di un tempo, grazie all’alimentazione delle mucche a base di fieno e erbe di pascoli incontaminati sugli alpeggi.
A Lozzo di Cadore c’è anche il Museo della Latteria. Fondata nel 1884, la Latteria sociale di Lozzo è stata per anni sede della lavorazione del latte prodotto dagli animali da allevamento, principalmente mucche, ma anche capre e pecore. Ha cessato la sua attività esattamente un secolo dopo, nel 1984, ma per anni ha rappresentato una fonte di sopravvivenza per la comunità. Alle donne era affidato il compito della mungitura, ogni mattina e sera tutti i giorni, tranne nel periodo estivo quando, da metà giugno a metà settembre, gli allevamenti venivano portati nella zona di Pian de Buoi.

Dolomiti, Vigo di Cadore Ph. Sabrina Talarico

Vigo di Cadore Ph. Sabrina Talarico

Itinerari storici e culturali

L’area di Vigo di Cadore racchiude veri e propri tesori artistici e chiesette storiche. Tra queste, la Chiesa Pievanale di San Martino del 1208, ricostruita nel 1559, conserva un vero patrimonio di opere d’arte di diversi periodi storici: il trittico attribuito ad Antonio Rosso (1492), la pala lignea di Valentino P. Besarel (1866), numerose opere dell’artista locale Tommaso Da Rin. Nella Cappella di Sant’Orsola è visitabile il ciclo pittorico più bello del contesto dolomitico tanto che gli affreschi la rendono una “piccola cappella degli Scrovegni” e dimostrano come la rivoluzione di Giotto sia arrivata anche tra le Dolomiti.
La chiesa più antica della vallata è Santa Margherita in Salagona: risale al XIII secolo e ricalca l’impostazione delle chiese primitive della zona. Il ciclo pittorico al suo interno è un raro esempio, nel contesto bellunese, del passaggio dall’arte bizantina all’arte gotica.
E poi c’è la Biblioteca storica cadorina, fondata nel 1892 dal prof. Antonio Ronzon, al quale è dedicata. Costituisce il più importante centro di raccolta di testimonianze che riguardano direttamente o indirettamente il Cadore con oltre 8.000 volumi, 550 pergamene, raccolte di 120 riviste, manoscritti e continue donazioni che ne fanno una vera istituzione specializzata.
Info: Consorzio Turistico Tre Cime Dolomiti, Via Corte 18, Auronzo – tel. +39 0435 99603

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