Rovigo e le Terre fra Adige-Po: terra veneta che fonda le sue radici nel mito, plasmata dal corso dei due fiumi più lunghi d’Italia che ancora oggi ne disegnano le peculiarità, i suoni, i colori e si svelano pian piano alla curiosità del viaggiatore attento e consapevole.
In questo bellissimo scenario “eco e slow” ville, palazzi e luoghi sacri custodiscono piccoli e grandi tesori che regalano stupore e meraviglia a chi ama la natura, la storia e la cultura. Per supportare questo desiderio di scoperta dei luoghi, Rovigo Convention & Visitors Bureau ha lanciato nuovi strumenti e altrettante occasioni per una vacanza in questi luoghi. Brochures tematiche, video su itinerari open-air, un portale web che continuerà il suo sviluppo nel 2024 e senza tralasciare la versione in inglese dell’APPDiscover Rovigo, divisa in 4 volumi tematici: “Rovigo, piccola ma sorprendente”, “Delta del Po”, “La Vita è una Giostra”, “Saperi e Sapori”.
Rovigo, tante novità da scoprire
Nel 2024 è prevista l’apertura di nuovi siti culturali. A settembre il vernissage del Museo Diocesano della Cattedrale di Adria-Rovigo, con opere provenienti da tutta la diocesi come quelle della quadreria della Pinacoteca del Seminario, argenti e suppellettili, la Madonna della Vita e il Polittico di Raccano. Inoltre, un significativo nucleo di paramenti settecenteschi, la suggestiva “Galleria delle Processioni” e la multimediale sala dell’organo, che consente la riproduzione de “il re degli strumenti musicali”.
Il Museo Diocesano della Cattedrale di Adria-Rovigo si inserisce nel Sistema Museale Provinciale di Rovigo, denominato Pollicinum. Museo Polesine – La narrazione di un territorio, progetto promosso dalla Provincia di Rovigo allo scopo di valorizzare la conoscenza del vasto patrimonio culturale polesano.
Come di consueto, dopo maschere e coriandoli del Carnevale, tornano le grandi mostre di Palazzo Roverella a Rovigo. In linea con i grandi successi di Kandinskij e Renoir, il 2024 accende i riflettori su un altro artista francese tra i più rappresentativi della Parigi di fine secolo: Henry Toulouse-Lautrec (fino al 30 giugno 2024).
Diversamente dalla consuetudine, questa affascinante mostra guarda soprattutto all’attività del grande pittore Toulouse-Lautrec, con dipinti provenienti da prestigiosi musei americani, europei e, in particolare, francesi, mettendo l’artista a confronto con realisti, impressionisti, simbolisti con cui condivideva esperienze e momenti di vita quotidiana. L’esposizione ovviamente non dimentica l’attività di Toulouse-Lautrec nel campo del manifesto con le celebri affiches. Si tratta di un’attenta ricostruzione dell’intera attività dell’artista, inserita in un contesto allargato (200 opere complessive esposte) che intende evocare in modo armonico la vivacità della scena artistica parigina, superando il concetto di Belle Époque.
Matteotti, storia di un uomo libero
Il 2024 è l’anno delle celebrazioni dei 100 anni dalla morte di Giacomo Matteotti, grande uomo politico polesano, pubblico amministratore, molto attivo e impegnato nell’attività sindacale delle cooperative e nell’attività parlamentare, segretario del Partito Socialista Unitario. La mostra “Giacomo Matteotti (1885 –1924). Storia di un uomo libero”, promossa dal Comitato Provinciale per le Celebrazioni e sostenuta da Fondazione Cariparo, si terrà dal 5 aprile al 7 luglio a Palazzo Roncale e sarà curata dal professor Stefano Caretti, tra i massimi studiosi di Matteotti e di storia del socialismo, docente di Storia contemporanea all’Università di Siena.
Per mantenere la memoria del pensiero di Giacomo Matteotti, Fondazione Cariparo, in accordo con il Comune di Fratta Polesine e l’Accademia dei Concordi, promuove inoltre un prezioso riallestimento complessivo del percorso di visita della sua casa natale a Fratta Polesine, già Monumento Nazionale dal 2017. Oltre agli spazi interni, ripensati per ricordare che la casa è sì luogo familiare ma anche luogo di nascita di nuove idee, nell’inedito percorso c’è un’attenzione particolare riservata al giardino proposto come spazio di riflessione e approfondimento, permettendo al visitatore di fermarsi nella quiete tra gli alberi a leggere libri e testi reperibili all’interno.
Sarà un’occasione ulteriore per valorizzare il piccolo borgo di Fratta Polesine, favoloso scrigno di tesori d’arte e di bellezza con le sue tre ville storiche: Villa Badoer, capolavoro cinquecentesco del Palladio e Villa Avezzù, elegante dimora veneta e Villa dei Carbonari, dove si formò uno dei primi nuclei della Carboneria italiana. Una storia che attraversa i millenni, come è testimoniato dalla Necropoli di Frattesina, la più estesa d’Europa, e dai reperti conservati al Museo Nazionale Archeologico.
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