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6 Settembre 2023

SANA, 35^ edizione del Salone del biologico e del naturale

Di Redazione
SANA 2022_ph. SANA

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Apre i battenti domani e prosegue fino al 10 settembre a Bologna Fiere la 35^ edizione di SANA, il salone internazionale del biologico e del naturale. Un evento che richiama oltre 650 aziende espositrici (il 15% delle quali provenienti dall’estero), per un totale di 5 padiglioni e circa 20.000 mq di superficie espositiva. A fare sempre più ricca e attrattiva la principale vetrina per il mercato italiano del bio e del naturale, concorre un nutrito palinsesto di iniziative che, nel fare il punto sull’andamento del settore, ne interpreta e anticipa priorità e tendenze.
Organizzata da BolognaFiere in collaborazione con FederBio, AssoBio e Cosmetica Italia, SANA si presenta in una nuova veste, da quest’anno B2B, realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna.

SANA 2022_ph. SANA

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A SANA nuove aree tematiche

L’area Organic & Natural Food, aperta da giovedì 7 a sabato 9 settembre, ospita all’interno dei padiglioni 29 e 30 i migliori prodotti per un’alimentazione biologica, salutare e sostenibile, a filiera controllata, vegana e vegetariana, e rivolta a chi soffre di intolleranze. L’area Care & Beauty, focalizzata su prodotti e cosmetici naturali e bio per la cura del corpo, compresi integratori ed erbe officinali, e la sezione Green Lifestyle, con soluzioni e servizi per vivere tempi e spazi della quotidianità in modo sostenibile, sono allestite nei padiglioni 21 e 22, e restano visitabili anche nella giornata di domenica 10 settembre.
«Trentacinque anni fa, quando con SANA abbiamo deciso di promuovere una fiera internazionale del biologico e del naturale, abbiamo fatto la scelta giusta – osserva Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere -. I temi della sostenibilità ambientale e della sana alimentazione sono oggi cruciali per il benessere delle persone e il futuro del pianeta. Proprio su questi temi il consumatore ha aspettative più alte che in passato. Un’altra scelta in cui crediamo è quella di aver posizionato per la prima volta SANA come evento esclusivamente B2B, per dare agli espositori maggiori opportunità di business, coinvolgerli in riflessioni strategiche per le politiche industriali del settore e sostenere anche i piccoli operatori, spesso asse portante delle nostre filiere».

SANA 2022_ph. SANA

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Il focus dei mercati internazionali

Nel 2023 SANA potenzia il proprio ruolo sui mercati internazionali. Con il sostegno e l’attiva collaborazione di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, è infatti confermata la presenza in fiera di sempre più numerosi e qualificati buyer esteri, favorita anche dall’azione del network di agenti di BolognaFiere.
In arrivo a SANA importatori di prodotti biologici, rappresentanti della GDO e operatori attivi nell’ambito della cosmesi naturale e del food service provenienti dai principali mercati europei ed extraeuropei. Sono oltre 30 i Paesi rappresentati: Albania, Belgio, Bulgaria, Canada, Cipro, Colombia, Corea, Danimarca, Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Irlanda, Israele, Marocco, Messico, Moldova, Nepal, Norvegia, Perù, Polonia, Regno Unito, Repubblica Popolare Cinese, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia e Ungheria.
Significativo, inoltre, l’incremento di espositori e collettive estere; tra i Paesi e le aree coinvolti figurano, fra gli altri, Austria, Germania, Giappone, Grecia, Sudafrica, Ucraina e America Latina.

SANA 2022_ph. SANA

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Formazione e cultura di prodotto a SANA

Sono in programma dal 7 al 9 settembre numerose iniziative pensate per il comparto alimentare. Focus-novità di SANA 2023, realizzato in collaborazione con V Label Italia, la Veg Area dedica uno spazio espositivo a tutto ciò che è veg, dal vegano al vegetariano, dal raw vegan al plant based, valorizzando gli ultimi trend di consumo, a casa e fuori casa, e le innovazioni di prodotto. Il secondo focus-novità di questa edizione è incentrato su intolleranze e sana alimentazione.
Dopo l’esordio positivo dello scorso anno, sono, poi, confermate le Aree Breakfast e Aperitivo (in partnership con Drink Factory, Slow Wine e Barman&Natura), che propongono, in versione bio, prodotti naturali e salutistici di alta qualità destinati a questi specifici momenti di consumo. In programma un calendario di incontri animati da professionisti del settore, con affondi sul benessere generale della persona e sul ruolo giocato in questo senso dalla sana alimentazione. In particolare, in collaborazione con UIV – Unione Italiana Vini, verrà data la possibilità al mercato di fare il punto sul tema e di degustare alcuni vini de alcolati.
A SANA 2023 c’è spazio anche per il tema della riduzione degli sprechi, trasversale a tutta la manifestazione e di sempre maggiore attualità. Verranno affrontate, in particolare, le diverse modalità di recupero e riuso degli scarti di lavorazione, con l’obiettivo di favorire il contrasto allo spreco alimentare e non solo.

Alla scoperta dei prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna

Conosciamo i prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna attraverso una ricetta esclusiva che andrà in scena, giovedì 7 e venerdì 8 settembre, al Sana di Bologna, 35^ edizione del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, nel segno di tutto ciò che è naturale e salutare. È la Crudité di Cascioburger con Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp, sfoglie di Casciotta d’Urbino Dop e Aceto balsamico di Modena Igp.

Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp
Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp ha ottenuto dall’Unione europea nel 1998, 25 anni fa, il riconoscimento di IGP come primo marchio di qualità per le carni bovine fresche per l’Italia. Tutto nacque dalla volontà di alcuni allevatori di difendere la qualità della carne proveniente dalle razze bovine tipiche del Centro Italia e oggi riconosciute dal Disciplinare di produzione – Chianina, Marchigiana e Romagnola – puntando sul legame con il territorio e sull’attenzione ad allevamento e alimentazione. Nel 2003 è nato il Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, che ogni giorno lavora per salvaguardare la IGP da abusi e contraffazioni, promuovere la qualità della carne certificata partecipando a fiere e manifestazioni in tutta Italia e tutelare l’intera filiera: dall’allevamento alla macellazione fino all’arrivo sulle tavole dei consumatori. «La promozione e la conoscenza di un prodotto – afferma Andrea Petrini, direttore del Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP – passa dalla promozione e dalla conoscenza del territorio di produzione e viceversa. I prodotti DOP e IGP, in particolare, trovano in questo legame con il loro territorio uno dei punti unici e fondamentali della certificazione di qualità e, per questo motivo, è indispensabile sviluppare e rafforzare sempre di più la sinergia tra i Consorzi e con le istituzioni, come accadrà a Sana di Bologna, grazie alla collaborazione e alla disponibilità della Regione Emilia Romagna e degli altri prodotti che si uniranno alla nostra carne».

Casciotta di Urbino

Casciotta di Urbino

Casciotta d’Urbino Dop
La Casciotta d’Urbino è un formaggio dal sapore inconfondibile, frutto della sapienza dei maestri casari. La Dop, riconosciuta dal 1982, ne garantisce l’autenticità e la qualità, valorizzando le tradizioni locali dei territorio di produzione. «La Casciotta d’Urbino Dop – spiega Paolo Cesaretti, coordinatore del Consorzio di Tutela – divenne una specialità distintiva del Ducato di Urbino, quando Federico da Montefeltro decise di proteggere il suo territorio dalle scorrerie dei pastori transumanti agevolando l’uso dei pascoli per gli allevatori locali. La produzione di piccole forme rotonde, morbide e dal sapore delicato si affinò fino ad arrivare agli anni ’60 del secolo scorso quando le “vergare”, donne di casa del pesarese dedite all’allevamento del bestiame, composero la ricetta. Per tutelarne l’eccellenza, al Disciplinare si affianca il Consorzio Tutela Casciotta d’Urbino Dop che si occupa anche della sua promozione e valorizzazione. Anche il gusto è altrettanto inconfondibile: dolce e delicato, ha il sapore del burro e del latte fresco col quale viene prodotta. Friabile e molle, all’olfatto è fragrante e aromatica. Una vera perla, versatile e perfetta per impreziosire una ricetta deliziosa come questa».

Aceto balsamico di Modena Igp
L’Aceto Balsamico di Modena Igp, grazie alla sua versatilità che lo rende adatto a tutte le cucine del mondo è uno degli ambasciatori del Made in Italy e nella top five delle specialità alimentari DOP e IGP italiane, tra i più rappresentativi con la produzione certificata che nel 2021 ha raggiunto il suo record storico superando i 100 milioni di litri all’anno per oltre un miliardo di euro al consumo di cui il 92% della produzione viene esportata: oggi il prodotto è commercializzato in oltre 130 differenti Paesi.
«Lavorare insieme ad altri Consorzi per promuovere le nostre eccellenze è una strategia fondamentale – afferma Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena. Unire competenze, risorse umane ed economiche per realizzare eventi che rispondono alla tutela e diffusione della conoscenza dei prodotti, della storia e delle ragioni che li rendono eccellenze certificate è l’inizio di una sinergia che rende il settore delle Dop e IGP più forte e coeso e questa è la strategia da adottare in futuro».
La presentazione dei tre prodotti e la degustazione della ricetta nata dalla loro unione, promossa dalla Regione Emilia-Romagna, sono previste alle ore 11.30 presso il Padiglione 30, stand B5-C6.

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