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15 Maggio 2021

Cultura e Paesaggio. Weekend fra bellezza e natura grazie alle Giornate FAI di primavera

Di Redazione

BolognaPalazzi storici, luoghi di culto, giardini, castelli, borghi e luoghi insoliti da Piacenza alla Romagna: oggi e domani 16 maggio torna l’appuntamento con le Giornate FAI di primavera. In tutta Italia 600 aperture in 300 città, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria. In Emilia Romagna 46 aperture gratuite in 25 luoghi diffusi in tutta la regione.
A Bologna si apriranno le porte delle splendide sale di rappresentanza di Palazzo Caprara, oggi sede della Prefettura e normalmente non accessibili al pubblico e chi visiterà l’Hotel Majestic, già Baglioni, potrà percorrere duemila anni di storia partendo dai resti di una strada romana, passando alla prima opera nota dei fratelli Carracci per arrivare all’Art déco del Cafè Marinetti.
A Ferrara, Palazzo Naselli Crispi, che ospita il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, è il primo esempio di architettura civile del Cinquecento in città, queste giornate permetteranno di scoprire un edificio poco conosciuto ma di grandissimo valore.
Il gruppo Fai Giovani di Modena accompagnerà il pubblico in una passeggiata all’insegna della street art; a Reggio Emilia, invece, un esempio di rigenerazione urbana, l’ex seminario trasformato in polo universitario.
A Piacenza sarà possibile visitare gli spazi dell’ex monastero di S. Agostino e dei suoi chiostri rinascimentali che diventeranno la sede dell’Archivio di Stato. Sette le aperture organizzate a Parma, tra queste, le visite a palazzi storici, ad un’antica farmacia e al complesso dell’Ospedale vecchio, oggi in fase di restauro, importante testimonianza tra l’ente assistenziale, la cittadinanza e l’economia urbana.
Per chi vuole immergersi nella natura, nella provincia di Ravenna sono in programma iniziative imperdibili: dalla visita ad un roseto didattico a quella di un’oasi naturalistica fino alla scoperta

Bologna

Bologna, Grand Hotel Majestic, già Baglioni

dell’habitat di un bosco. Continuando l’esplorazione del paesaggio naturalistico, a Rimini si seguirà il percorso di un fiume, il Rio Melo, un piccolo corso d’acqua con una grande storia per il territorio.
A Dante, nell’anno del 700°anniversario dalla sua morte, è dedicato l’itinerario attraverso Galeata, in provincia di Forlì-Cesena, dove si narra che il sommo poeta fece sosta nel suo viaggio verso Arezzo.
«Anche quest’anno siamo di fronte ad un programma esaltante e pieno di novità – ha affermato l’Assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori -, con un’ampia presenza di luoghi naturali per aumentare il piacere delle visite in sicurezza. Il FAI da sempre svolge un’opera formidabile di educazione dei cittadini alla conoscenza e al rispetto del patrimonio culturale, e al contempo svolge un ruolo prezioso di conservazione, con azioni di salvataggio di molti beni, con risvolti anche economici per il territorio. Nella mia idea di politiche culturali non ci sono solo le istituzioni – ha aggiunto l’assessore – ma sempre più importanti devono essere le realtà di base. In base al principio di sussidiarietà, di cui sono un sostenitore, le istituzioni non devono fare ciò che fanno le associazioni, tra l’altro molto bene e con ulteriori possibilità di intervento per il futuro. Grazie ad associazioni come il FAI e a nuovi strumenti come il cinque per mille, l’Art Bonus e il crowdfunding, i cittadini sono sempre più chiamati e agevolati a partecipare alla rinascita dei beni culturali».
Il programma FAI di quest’anno riserva ampio spazio al tema della natura come bene culturale e c’è grande attenzione al tema delle bonifiche che, in Emilia-Romagna, si lega alla decisione del Ministero della Cultura di inserire il Delta del Po nel Piano nazionale di rinascita.

Bologna

Villa Aldini e Rotonda della Madonna del Monte, Delegazione FAI di Bologna

Guide d’eccezione
«Dalle città d’arte alle passeggiate nei percorsi naturali meno frequentati, dai palazzi ai conventi, dall’ Appenino alla pianura, dai fiumi al mare, i volontari delle delegazioni e dei gruppi FAI dell’Emilia-Romagna accompagneranno i visitatori alla scoperta di una Regione straordinariamente varia sotto il profilo geologico-naturale e ricca di tanta storia stratificata- commenta Carla Di Francesco, presidente regionale FAI -. Vi aspettano con l’entusiasmo di chi sa che cultura, paesaggio, ambiente saranno parte sostanziale della rinascita del nostro paese nella post-pandemia, e con l’orgoglio di poter offrire il proprio contributo. Un grazie sincero a loro, e ai proprietari dei siti, Enti, Istituzioni, privati, che hanno aderito alle giornate FAI di primavera consentendo le aperture».
Il FAI in Emilia-Romagna è rappresentato dalla Presidente Regionale, dalla Referente Regionale e da 10 Delegazioni, 10 Gruppi FAI, più di 14.000 aderenti e 9 Gruppi FAI Giovani con oltre 1500 aderenti. Nelle sue attività il Fai si avvale della collaborazione di Protezione civile, Carabinieri e Croce Rossa italiana.

La street art e l’architettura urbana di Modena, Gruppo FAI Giovani di Modena

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